Chiediamo al Governo - ribadisce il presidente Massimiliano Archiapatti - di correggere repentinamente il tiro per scongiurare il black-out tra amministrazioni locali. Riteniamo necessario posticipare l’applicazione e siamo a disposizione dei ministeri, dell’Aci e della Conferenza Stato-Regioni per risolvere il«. Archiapatti fa riferimento alla norma che prevede dal primo gennaio il pagamento del bollo auto in capo, non più al proprietario, ma all’utilizzatore, in base alla regione di residenza. Per 150.000 clienti, di cui 85.000 aziende, 3.200 Pa e 60.000 privati, che utilizzano oltre un milione di veicoli a noleggio e residenti in 20 regioni con specifiche regolamentazioni, si tratta di «un assurdo passo indietro»: per il 2020 sono stimate 3.500.000 operazioni di pagamento.
A oggi risulta impossibile, secondo Aniasa, effettuare in via informatica i pagamenti per i quasi 700.000 veicoli le cui targhe risultano all’Archivio nazionale dei veicoli. Per cui, spiega Aniasa, è necessario recarsi presso gli uffici, presentare carta di circolazione e copia del contratto per ogni singola targa. Il rischio è di un minor gettito di Iva visto che prima il pagamento del bollo era conteggiato nella formulazione del canone di noleggio e di un aggravio di oneri operativi sulle imprese di noleggio veicoli. Leggi l'articolo completo su
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