L’aspetto della nuova X6 è quello che abbiamo imparato a conoscere da tempo: imponente, se non addirittura arrogante, espressione di un design che enfatizza i muscoli e la potenza di un’auto sportiva, ma anche lo spazio, il comfort, il lusso e l’eleganza di una sorta di ammiraglia a ruote alte, lunga quanto una limousine ma con il tetto spiovente (- 6 mm rispetto alla X6 di seconda generazione).
Essendo cresciuto di 4 cm il passo (la distanza tra gli assali delle ruote anteriori e posteriori) ora c’è più spazio all’interno, a beneficio dei passeggeri e del vano bagagli, che misura da 580 a 1530 litri (abbassando gli schienali dei sedili posteriori). Il posto di guida dispone di regolazioni del volante e del sedile con comandi elettrici e funzione massaggio (anche per il passeggero), head-up display, console centrale orientata verso il guidatore e due maxi schermi da 12,3 pollici che compongono il cockpit. In materia di comportamento dinamico – vale la pena sottolinearlo - vengono raggiunti livelli inimmaginabili per un veicolo di stazza così grossa (la X6 pesa 2,3 tonnellate!). Il discorso riguarda in particolare le più potenti della gamma, quelle con il V8 della serie M, ma assicura prestazioni eccellenti anche il quadriturbo 3 litri turbodiesel da 400 cv, un capolavoro di efficienza abbinato, come tutti gli altri propulsori, al cambio automatico Steptronic a 8 marce e al sistema xDrive. Tutto ciò si fonda su una valida struttura di base (la piattaforma Clar introdotta nel 2015 con la Serie 7) che prevede asse posteriore multilink, Dynamic Damper Control e sospensioni a doppio quadrilatero anteriore, oltre alle 4 ruote sterzanti e al differenziale posteriore attivo. Leggi l'articolo completo su
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