Il ritorno infatti alla 24 Ore di Le Mans – vinta nel 1999 con il terzetto Dalmas/Martini/Winkelhock – e al campionato World Endurance Series avverrà con una vettura nella GTLM, la classe che deriverà dall’attuale GTE e nella quale oggi concorrono Aston Martin, Chevrolet Corvette, Ferrari, Ford e Porsche. Non si sa quale sarà la vettura di serie prescelta per sfidare un parterre simile: potrebbe essere la prossima M6 oppure la sportiva derivata dall’accordo con Toyota. Di sicuro la casa di Monaco non vorrà fare da comprimaria in competizioni che stanno guadagnando costantemente popolarità e credibilità. BMW ovviamente continuerà nel DTM, nell’IMSA e con il programma dedicato ai clienti nelle vari campionati nazionali GT3 e GT4.
Continuerà anche la Mini alla Dakar con il team X-raid di Sven Quandt, ma il secondo pilastro più interessate della nuova strategia del Motorsport si chiama Formula E. La BMW è già presente con la sua i8 come pace car, ma presto ci sarà il marchio dell’elica anche su una monoposto e sarà gestita in pista dal team Andretti, facendo seguito a diverse indiscrezioni che davano già per fatto questo matrimonio. BMW si troverà così a sfidare Audi, DS, Faraday, Jaguar, Mahindra, Renault e si parla anche di Nissan e Volvo nel prossimo futuro. Chiara l’intenzione di utilizzare le competizioni ad emissioni zero per sviluppare le tecnologie legate all’elettrificazione per le auto di serie. Così cambia il mondo delle auto e delle corse.
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