La 318d Touring da 150 cv, è in grado di assicurare un consumo combinato tra 4,9 e 4,5 litri/100 km, con emissioni di CO2 oscillanti tra 118 e 129 gr/km. Ben diversi i dati che riguardano le più potenti versioni a benzina, come la 330i che abbiamo guidato nel corso di un breve test su strada. Ma è evidente che l’acquirente di un’auto di questo tipo condivide con coloro che acquistano la 318d soltanto la ricerca della versatilità e dello spazio: per il resto pretendono potenza esuberante, prestazioni, dinamica di guida degna di una vettura sportiva. Tutte qualità non sempre scontate a bordo di una station wagon, ma irrinunciabili al volante di una BMW Touring.
Con 258 cv a spingere e un comportamento dinamico impeccabile, la 330i ci ha confermato dunque che a Monaco non hanno sbagliato una virgola: la nuova Touring si rivela ancor più maneggevole e precisa del modello uscente e regala un piacere di guida sconosciuto a molte sedan più leggere e compatte. Del resto la rigidità della scocca è stata aumentata del 25% (del 50% in alcune aree); i supporti del telaio sono stati irrigiditi, la distribuzione del peso suddivisa al 50:50 e il baricentro abbassato. Se non bastasse, nonostante le dimensioni aumentate, la nuova Serie 3 Touring è più leggera di circa 10 chili e l’aerodinamica è stata ottimizzata.
Per assicurare un comportamento dinamico superiore, si è lavorato anche sugli ammortizzatori, che sono a smorzamento progressivo e regalano un inusitato equilibrio tra sportività e comfort. La funzione di blocco regolabile a controllo elettronico nel differenziale posteriore aiuta a migliorare significativamente la trazione, l’agilità e la stabilità in curva. Come si addice a una BMW, che sia una normale berlina o una comoda e spaziosa Touring.
Leggi l'articolo completo su
Leggo.it