Però...?
«Però, ad esempio, abbiamo un mercato interno stabile. Anzi, per marzo prevediamo una forte crescita».
E poi?
«E poi abbiamo una gamma forte e siamo il primo marchio per quanto riguarda i veicoli commerciali. Per non parlare dell'andamento delle vendite dei modelli ad alte prestazioni: dalla Mustang alla Focus RS fino alla Focus ST alle quali aggiungiamo adesso anche la nuova Fiesta ST».
Gli ottimi risultati di Ford in Europa nel 2017 si basano questi due elementi?
«Non solo. Si fondano anche sulla preferenza che i clienti hanno per i modelli alto di gamma, come le versioni ST Line, Titanium e Vignale».
La versione Vignale di Fiesta è una delle novità...
«I clienti vogliono auto compatte perché offrono vantaggi in città, ma non vogliono rinunciare alle comodità ed ai contenuti tecnologici: una macchina piccola, ma non necessariamente a basso prezzo. E poi c'è anche la versione Active, rialzata di quaranta millimetri da terra».
L'Italia è sempre stato un mercato importante per Fiesta...
«Continuerà ad esserlo: è l'auto giusta per il vostro paese. Anzi: mi lasci dire che secondo me è la miglior compatta al mondo».
Quanto è vicino il futuro a guida autonoma?
«Il nostro obiettivo è portare su strada veicoli per uso professionale nel 2021. Per i clienti finali i tempi saranno più lunghi e dipendono da molte variabili. Molti governi accelerano e vogliono che la guida autonoma venga portata avanti nei loro paesi, anche per trasferirne i suoi vantaggi alla mobilità».
Il domani sarà elettrico?
«L'elettrico sarà parte del domani, sì. Ma ci saranno ancora i motori a combustione, inclusi quelli a gasolio. Il diesel ha subito un danno di immagine, ma è un'alimentazione ancora necessaria, ad esempio negli impieghi commerciali. Ed è anche pulito quando viene abbinato alle tecnologie giuste. Senza contare i costi di gestione, che sono sempre vantaggiosi».
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