L’indagine, condotta in cinque Paesi (Italia, Francia, Spagna, Germania e Regno Unito), è stata compiuta incrociando i ritmi di crescita dei processi di digitalizzazione delle concessionarie con quelli relativi al comportamento dell’utente in tutte le fasi di ricerca e acquisto dell’ auto: dalla ricerca di informazioni alla richiesta di preventivo, dalla trattativa con il concessionario all’acquisto vero e proprio. «I concessionari hanno il tempo e gli strumenti necessari per affrontare questo epocale cambiamento di paradigma - ha precisato Marco Manlia, fondatore e ceo di MotorK -. Il cliente sta chiedendo una semplificazione dell’esperienza, un sistema di post vendita con alti livelli di servizio e una maggiore flessibilità relativa al prodotto. Nei prossimi cinque anni - ha aggiunto - dovremo lavorare assieme ai dealer per garantire un processo di digitalizzazione più che necessario per intercettare quel 79% di utenti che non si negheranno l’esperienza offline».
Nel dettaglio, secondo i dati snocciolati da Giovanni Passalacqua, med automotive retail, dealers, distribuito & after sales leader, «più del 90% dei clienti si informa sui modelli di auto attraverso i canali digitali; oltre il 70% si fida del “word of mouth” in fase di scelta, ovvero della parola del concessionario; più della metà prende la decisione d’acquisto prima di entrare nello show room». In particolare, se in passato gli utenti visitavano spesso un rivenditore prima dell’acquisto di un’auto, oggi si opta per una serie di verifiche sui siti di comparazione in modo da schiarirsi le idee in vista dell’acquisto. Leggi l'articolo completo su
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