La tesi del Ministero è che trattandosi di veicoli da collezione e comunque con un certo valore storico, la cura che viene dedicata dai loro proprietari è generalmente garanzia di un buono stato generale e che, vista la tipologia dei mezzi (anche a due ruote) la loro percorrenza annuale è sicuramente bassa. Nella fase di definizione delle nuove norme - si legge su AutoExpress - era stato ipotizzato un controllo specifico per le auto con almeno 40 anni di anzianità e relativo al corretto funzionamento degli elementi principali e soprattutto dei freni, ma la proposta è stata accantonata.
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