L'EFFETTO RETROATTIVO
Ma la beffa non finisce qui, essendo la sentenza retroattiva anche l'aumento è retroattivo: chi, dal 2015, ha conseguito la patente, potrebbe essere contattato dall'Autoscuola dove ha conseguito la patente per versare il 22% di Iva a suo tempo esentato? Questa strada sembra in salita anche perché secondo l'Agenzia delle Entrate il provvedimento riguarda tutte le annualità fiscali aperte: in concreto, si tratta di 3,8 milioni di patenti conseguite dal 2014 e dal 2018. Non potendo imporre le tasse ai propri ex allievi, le autoscuole dovranno quindi provvedere di tasca propria. Una decisione che ha messo sul piede di guerra le autoscuole: Confarca, la Confederazione Autoscuole Riunite e Consulenti Automobilistici, ha subito annunciato una mobilitazione nazionale e si è detta preoccupata anche per la retroattività del provvedimento. Tutto ha origine dalla sentenza del 14 marzo scorso della Corte di Giustizia Ue che ha escluso dall'esenzione Iva le lezioni di scuola guida «in quanto questa categoria di insegnamento non rientra in quelle di ambito scolastico o universitario».
ALLONTANARE I GIOVANI
Un pronunciamento ricordato dall'Agenzia delle Entrate in risposta al quesito di un contribuente, che aveva chiesto chiarimenti in merito, ritenendo peraltro di essere legittimato ad operare ancora in regime di esenzione di Iva per lo svolgimento di attività didattiche per l'abilitazione alla guida di veicoli a motore. I corsi pratici e teorici necessari al suo rilascio, quindi, devono, sottolinea la risoluzione, considerarsi imponibili agli effetti dell'Iva. A giudizio della Confederazione Autoscuole «si rischia di allontanare i giovani dalla possibilità di accedere a un corso di guida, minando seriamente tutti gli sforzi fatti fino ad oggi per la sicurezza stradale» - afferma Colangelo - che si trovi quanto prima un rimedio a questa risoluzione, che incide tra l'altro in maniera pesante su un settore già in piena difficoltà, sia per la crisi economica che per i disservizi che gli operatori sono costretti a fronteggiare sul territorio nazionale». Al momento Aci e Motorizzazione Civile stanno alla finestra aspettando di capire quali potrebbero essere gli sviluppi di questa intricata decisione.
Samuele Pifferi
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