"L'attenzione - ha aggiunto Kössler - è rivolta ai collaboratori, ai quali deve essere garantito un ambiente di lavoro sicuro. Team di esperti Audi, in collaborazione con i responsabili di reparto e i consigli di fabbrica, hanno adattato i processi produttivi con l'obiettivo precipuo di tutelare la salute". "La ripresa dell’attività produttiva poggia su di un assunto: la sicurezza dei collaboratori ha la priorità" - ha dichiarato Peter Mosch, Responsabile delle Rappresentanze sindacali. "Il riavvio sarà caratterizzato da un pacchetto completo di misure volto a garantire la tutela della salute". Sono previste regole chiare sulla distanza interpersonale e l’igiene, un nuovo sistema di trasferimento interno per evitare contatti tra i lavoratori e l’obbligo di utilizzare protezioni che coprano bocca e naso nelle aree dove non è possibile mantenere un distanziamento minimo di 1,5 metri. Nelle situazioni critiche, l’Azienda ha adottato delle barriere fisiche.
Ad esempio nel reparto di pre-assemblaggio delle portiere, dove due operai si trovano ad agire simultaneamente sulla medesima rastrelliera di trasporto, l’uno di fronte all’altro. In questo caso, i dipendenti stessi hanno collaborato nell’ideazione di uno schermo trasparente in plastica che separi le rispettive aree d’azione. La produzione di vetture presso gli stabilimenti Audi - prosegue il comunicato - verrà gradualmente incrementata a partire dalla fine di aprile. La produzione di motori presso l'impianto ungherese di Győr è già aumentata nel corso di questa settimana. I collaboratori dei siti tedeschi, che potranno tornare pienamente in attività solo nelle fasi di riavvio, continueranno a vedere applicate le normative nazionali sul lavoro a orario ridotto. Leggi l'articolo completo su
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