Ciò che distingue l’ammiraglia tedesca, sta nel comparto sospensioni. Non tanto perché siano pneumatiche, ma perché a sovrintendere il loro funzionamento ci sia quel complesso meglio noto come AI, l’intelligenza artificiale marchiata Audi. Intelligenza artificiale che passa sotto il cappello della centralina zFas. In questo frangente viene impiegata per regolare l’altezza da terra della vettura. Così la serie di sensori e telecamere a cui spetta il compito di “esaminare” la situazione frontale “suggerisce”, al momento opportuno, quando è necessario sollevare la vettura in prossimità di un dosso.
La funzione di sollevamento viene impiegata anche in altre due situazioni possibili nel quotidiano in auto. La prima è quella di salita in vettura: per agevolare l’ingresso e l’uscita, la Audi A8 si alza letteralmente. La seconda situazione, si spera meno frequente, riguarda l’eventualità di un impatto laterale. Nella circostanza in cui foste fermi in un ingorgo oppure ad un incrocio e un veicolo è in procinto di colpirvi, la berlina di Ingolstadt alza il fianco in modo tale da limitare i danni per gli occupanti. Più che di scienza si tratta di previdenza.
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