La sublimazione della guida si consuma lungo il movimentato paesaggio che abbraccia il Douro, quasi 900 chilometri di fiume che danno vita alla “valle incantata”, tra paesi dove il tempo si è fermato e scorci su un corso d'acqua che ha scavato e forgiato questa regione del Portogallo. Audi “scivola” (non slitta) dentro la storia dei luoghi, entrando a far parte di questo affresco e attirando la curiosità della gente che, al convento di Arouca, ammira le vetture dei Quattro Anelli: belle e, pare, irraggiungibili, almeno a giudicare dagli sguardi delle persone. Esteticamente il giudizio è personale e quindi va lasciato ai gusti di chi legge. Ma tecnicamente, Audi A5 è un gioiello. Una perla automobilistica il cui prezzo verrà reso noto sono in estate, ma che potrebbe aggirarsi attorno ai 40.000 euro per l'entry level a benzina.
Per l'Italia sarà interessante la versione equipaggiata con il turbodiesel da 2.0 litri da 190 cavalli accreditato di una percorrenza che raggiunge i 25 chilometri per litro. Un sogno per i gestori delle flotte. Per apprezzare al meglio la dinamica di guida occorre affondare sul pedale dell'acceleratore del turbodiesel da 3.0 litri da 286 cavalli (620 Nm di coppia) o del nuovissimo TFSI benzina sempre da 3.0 litri e 354 cavalli che equipaggia la versione S5. La reattività del motore e la precisione dello sterzo dovrebbero entrare nel vocabolario della lingua italiana come sinonimi di piacere immenso. Entrambi i modelli si guidano come sui binari, anche sul fondo spesso irregolare (un eufemismo) delle strade collinari del test drive.
La trasmissione tiptronic non ha ritardi, tanto da spingere ad intervenire sulle leve al volante per provare a metterla in difficoltà. La spaventosa coppia delle due auto al top è un'istigazione a correre. Ma non si può. O, meglio, non si potrebbe. Di sicuro i sorpassi negli spazi stretti non sono più un problema, anche se per Audi non lo sono mai stati. I cinque nuovi motori (con cambio manuale a sei marce e automatici S tronic a 7 oppure tiptronic a 8) hanno potenze mediamente cresciute del 17% con consumi razionalizzati nell'ordine del 22% grazie anche alla miglior aerodinamica del segmento ed alla riduzione di 60 chilogrammi del peso. Ma per avvicinare i valori dichiarati occorre guidare Audi A5 Coupé o S5 Coupé come auto ordinarie: un “affronto” che non meritano.
In 4,673 metri, A5 Coupé (4,692 la S5) offre anche una montagna di tecnologia e perfino 10 litri di spazio in più nel bagagliaio. Cofano più lungo, tetto più basso e passo maggiorato non hanno modificato le eleganti proporzioni di un'auto che in 9 anni ha conquistato 320.000 clienti (oltre 14.500 dei quali in Italia). Il Belpaese è addirittura il quinto mercato al mondo per questo modello, malgrado il declino delle coupé premium negli ultimi anni: nel 2008 il segmento valeva oltre 10.000 auto, lo scorso anno meno di 1.500. Ma il fascino senza tempo di questi modelli sembra riavvicinare un certo tipo di clienti, quelli che amano guidare e non lasciarsi guidare. Il Dna dinamico di Audi è anche nella possibilità di regolare gli ammortizzatori, della trazione integrale quattro con tecnologia ultra offerta per la prima volta su questo modello (per il momento solo in abbinamento ai propulsori a quattro cilindri con cambio manuale), al servo sterzo elettromeccanico (altra novità) o il differenziale sportivo posteriore (a richiesta e solo per le due unità al TDI e TFSI).
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