L’operazione prospettata da Geely - secondo i media - è credibile non solo in funzione delle dimensioni del Gruppo (2,19 milioni di veicoli venduti nel 2019) ma anche per l’esistenza di un “intreccio” che vede l’azienda cinese già presente in Daimler con il 9,69% di quota, e di conseguenza già proprietaria per la parte del 4,18% che il Gruppo tedesco possiede di Aston Martin. Attualmente con il 36,5% il controllo del brand britannico, celebre per fornire le auto a 007 James Bond, è nelle mani del Gruppo Adeem Primewagon con sede in Kuwait, seguito dal 30,97,% della italiana Investindustrial della famiglia Bonomi. Il Gruppo Geely, oltre ai marchi già citati, possiede la tailandese Proton, la londinese LEVC (che costruisce i celebri taxi inglesi), la Lynk & Co e diverse altre aziende in Cina e in altre parti del mondo. Leggi l'articolo completo su
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