Dopo una convincente partenza di Nicki Thiim al volante della Aston Martin Vantage V8, le “F” sono rientrate: sia Ferrari sia Ford hanno ricucito lo strappo iniziale malgrado i nuovi interventi sul Balance of Performance. La vettura dell'Ovale Blu numero 67 affidata Harry Tincknell, Andy Priaulx e Marino Franchitti ha rischiato di andare a fuoco durante un rifornimento ed ha perso molto terreno finendo quartultima assoluta.
L'altra Ford GT, quella guidata dai soli Stefan Mücke e Olivier Pla, si è arresa successivamente, ma non è andata oltre la quarta piazza, alle spalle anche della Vantage di Thiin e Sorensen, sufficiente tuttavia per salvare il primato nella classifica piloti. Il podio è stato "assediato" da AF Corse che ha piazzato al primo posto Gianmaria Bruni e James Calado (prima vittoria nel WEC 2016) ed al secondo Sam Bird e Davide Rigon, ai quali il sorpasso all'equipaggio dell'Ovale Blu è sfuggito per una manciata di punti.
Nella classe Am seconda affermazione per Aston Martin grazie, di nuovo, a Pedro Lamy, Paul Dalla Lana e Mathias Lauda che hanno bissato l'affermazione ottenuta due mesi fa in Belgio sul circuito di Spa-Farncorchamps. Porsche, fuori dai giochi nella GTE Pro, si è riscatta in questa classe con la piazza d'onore della 911 RSR affidata a Christian Ried, Wolf Henzler e Joel Camathias. Malgrado una penalizzazione ed un'uscita di pista, il terzetto franco-portoghese François Perrodo, Emmanuel Collard e Rui Aguas ha chiuso al terzo posto confermandosi in testa alla classifica di categoria.
Nell'LMP2, Nicolas Lapierre, Gustavo Menezes e Stéphane Richelmi hanno inanellato la terza vittora consecutiva: festa in casa Sigatech Alpine. Sul podio sono poi salite due Ligier d'oltreoceano: la messicana 43 (RGR Morand) e la statunitense 31 (ESM).
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