Tratto dal romanzo omonimo e semi-autobiografico di Marguerite Duras, il racconto della passione tra una fanciulla francese e un ricco uomo cinese, rappresenta il conflitto tra ragione e sentimento: la mente che non riesce ad accettare la carnalità e l’istintività del desiderio.
Suggestioni dall’estremo Oriente e antichi simboli della tradizione asiatica si legano ai moderni outfits di questa collezione, che richiama una femminilità ispirata alla seduzione delle geishe, al loro stile e alle loro atmosfere.
Le infinite sfumature dei sentimenti delle donne vengono lette con legame di continuità tra Cina e Giappone, quindi trasmesse in un equilibrio di forme, tagli e proporzioni.
Ramage, bouquet floreali e pattern irreali. Nappe, raso e cordini che abbracciano la filosofia orientale. Protagonisti indiscussi: i tessuti impalpabili, come i gazar e le sete, le paillettes, le cinture orientali e i tocchi di nero che sembrano voler trovare un equilibrio tra Ying e Yang.
Torna così l’idea di un’eleganza senza limiti di tempo e spazio, che viene unita alle forme essenziali della nostra contemporaneità. Leggi l'articolo completo su
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