Storia di Van Basten, il campione fragile: vinse tutto, poi stop a 30 anni dopo quattro operazioni

Storia di Van Basten, il campione fragile: vinse tutto, poi stop a 30 anni dopo quattro operazioni
Serviva far chiarezza nella storia d'amore, con il calcio e con noi appassionati, vissuta da Marco Van Basten. Ci voleva un suo libro autobiografico, bello, duro, chiaro fino all'esasperazione, per tirare l'ultima linea tra la sua parte di vita da fuoriclasse e quella da uomo fragile, e non solo per le famose caviglie di vetro e le sue quattro operazioni che lo costrinsero al ritiro dal calcio a 30 anni, nel 1995. Van Basten è entrambe le cose: il bomber inarrivabile da oltre 300 gol e 3 palloni d'oro conquistati e i mille trionfi con il Milan; il ragazzo dall'infortunio facile e dalle 4 operazioni subite. Da brividi il suo racconto nel giorno del ritiro a San Siro: era l'agosto 1995, correva per salutare i tifosi, soffriva per il dolore ma fingeva e sorrideva. Ci ha convissuto tanto con il dolore e noi appassionati con lui. Essere un fuoriclasse, una persona speciale e a 30 anni ritrovarsi normale e finito, è stata davvero dura. Il cigno di Utrecht lo scrive con realismo nelle sue pagine mai banali. Per quello che ha fatto in campo, per le gioie che ha regalato ai tifosi, è amato senza riserve. Anche per quel suo gol, considerato il più bello del secolo (più di quello di Maradona). Era il 25 giugno 1988, finale europea Olanda-Russia. E sapete nel libro cosa racconta Van Basten di quel gol? Con una caviglia sana non avrei mai calciato così.... Incorreggibile, unico, sincero. Marco per sempre.
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