Le note malinconiche di un pianoforte, al centro della narrazione una storia che è un tributo alle donne qualunque, eroine di ogni giorno tra lotta, sofferenze e amore.
Con il suo romanzo Nessuna notte è infinita la giornalista Francesca Pansa conduce il lettore in un viaggio tra saggio e memoria familiare, sulle tracce della madre Soave lungo tutto il Novecento, da Castrovillari, in Calabria, fino a Roma, attraverso un Paese segnato da profondi cambiamenti, un percorso a ritroso nel tempo intriso di vita e di suggestioni letterarie.
Francesca Pansa, Nessuna notte è infinita, Rizzoli, 157 p, 18 euro Leggi l'articolo completo su
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