Trentatré giorni. Il
pontificato di Papa Luciani è stato uno dei più brevi della storia. Ma resta
Indimenticabile, esattamente come il titolo del
libro che Antonio Preziosi, direttore di Rai Parlamento, ha dedicato ad una figura che a suo modo ha dato il via ad una rivoluzione. Albino Luciani, salito al soglio di Pietro con il nome di Giovanni Paolo I, è stato ad esempio il primo Papa a scegliere il doppio nome, influenzando anche il successore Karol Wojtyla che voleva chiamarsi Stanislao ma che invece divenne Giovanni Paolo II: quasi a indicare come certe idee gli appartenessero, come un solco ineludibile. Papa Luciani serviva messa come un chierichetto, i cardinali li chiamava colleghi, faceva dell'umiltà il fondamento dei suoi gesti quotidiani, fu il primo a dire di voler camminare a piedi tra i fedeli, parlava con una voce che entrava dritta nel cuore della gente comune e aveva un tenero sorriso che conquistava.
L'antidiva del rock, Patti Smith, racconta come Papa Luciani abbia avuto un ruolo importante nella sua conversione.
Eppure il Papa dei 33 giorni non ha lasciato documenti né encicliche. Leggere il bel libro di Preziosi (Rai Libri Cantagalli Edizioni) vuol dire davvero rivivere un momento della storia del mondo solo apparentemente impalpabile. Scoprendo ad esempio che il
mistero Luciani non esiste: nella prefazione, il cardinale Parolin per la prima volta afferma che fu solo morte naturale: documenti e prove testimoniali lo dicono chiaramente.
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