Che si tratti di una professione o di una scelta familiare, il fine di chi cura è sempre uno: coltivare la vita.
E questo vuol dire, prima di tutto, cercare la felicità. Una ricerca legittima anche nelle situazioni più estreme, perché, come scrive l’autore, in un passaggio che racchude l’intero spirito del libro: “C’è soltanto una definizione della parola vita che sia capace di esprimere realmente il significato dell’esistenza: “vita” è tutto ciò di cui noi ci prendiamo cura”.
Il libro contiene cinque saggi brevi firmati da Paola Barbarino, CEO dell’Alzheimer’s Desease International, Amalia Cecilia Bruni, direttore dell’Istituto di Neurogenetica, Marco Trabucchi, presidente dell’Associazione Italiana di Psicogeriatria, Diego De Leo, professore emerito di Psichiatria, e Michele Farina, giornalista del Corriere della Sera e fondatore dell’Alzheimer Fest. Leggi l'articolo completo su
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