«Aveva traumi gravissimi alla testa - spiega il dottore - sanguinava molto, c’era un’emorragia in corso e in questi casi l’intervento deve essere immediato. Il sangue che fuoriesce aumenta la pressione del cranio e se non si ferma può determinare danni permanenti. È arrivato in ospedale con un trauma cranico facciale importante, con due ossa frontali fratturate e con affondamento delle stesse. L’incidente gli aveva provocato un fracasso facciale, cioè la rottura di tutte le ossa del volto».
Il dottore non nasconde la gravità della situazione: «Può anche morire. Però lui ha un fisico allenato, è forte e questo aiuta», spiega che il coma farmacologico serve a "spegnere" il cervello di Alex, per "farlo riposare", e che è quindi troppo presto per valutare la situazione neurologica dell'ex pilota di formula1.
Infine, un ultimo commmento, che concede qualcosa alla speranza: «le sue condizioni non sono irreversibili. Zanardi può farcela, ma la prognosi per ora non può essere sciolta». Leggi l'articolo completo su
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