RICORSO. I legali di Massimo Bossetti, Claudio Salvagni e Paolo Camporini, subito dopo la lettura della sentenza hanno dato «per scontato» il ricorso in Cassazione. «Aspettiamo le motivazioni - hanno detto - ma il ricorso in Cassazione è scontato. Questa sera abbiamo assistito alla sconfitta della giustizia».
LA GIORNATA Fuori dal tribunale telecamere una in fila all'altra.
L'ATTESA La parola «assoluzione» non la pronuncia nessuno perché forse nessuno crede davvero in un ribaltone clamoroso. Nemmeno gli innocentisti, che hanno aperto una pagina Facebook a difesa di Bossetti sostengono la tesi dell'assoluzione piena. In tanti però sono convinti che «alla fine la Corte concederà la super perizia». È la convinzione che va per la maggiore nell'immediata vigilia del verdetto. «Sarebbe l'unico modo perché sul caso non rimangano ombre», spiega un bergamasco in trasferta per seguire il processo. «Ma c'è ancora materiale genetico per effettuare nuovi esami?», chiede un altro presente in aula. «Sarebbe da fare, ma se poi non c'è possibilità di effettuare una perizia per assenza di materiale, come si fa a tornare indietro ed eventualmente condannarlo all'ergastolo?», è la domanda posta da un avvocato-spettatore che ha seguito parte dell'appello. Un giudice, durante una pausa al bar del Palazzo di Giustizia prova a vestire i panni del collega chiamato a decidere su Bossetti. «Se uno è convinto non deve cambiare strada. L'attenzione mediatica non influisce. Si allunga un processo se non ci sono elementi a sufficienza». Leggi l'articolo completo su
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