Violenza sulle donne, parla la Generazione Z: «Gli adulti non ci ascoltano»

Secondo lo studio di Terre des Hommes ci sarebbe un divario sempre più grande tra il mondo degli adulti e quello degli adolescenti

Violenza sulle donne, parla la Generazione Z: «Gli adulti non ci ascoltano»

«Gli adulti non ci ascoltano e soprattutto non ci prendono sul serio». È questo il pensiero comune dei giovani che appartengono alla Generazione Z (nati tra il 1997 e il 2012), quando si parla di violenza sulle donne

 

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Lo studio

Secondo lo studio condotto dall'Osservatorio in difesa realizzato da Terre des Hommes e OneDay Group, che ha coinvolto più di 10.000 ragazze e ragazzi (compresi tra i 15 e 19 anni), delle community di ScuolaZoo, emerge che i giovani non si sentono considerati quando parlano di violenza. Stando a quanto riporta Terre des Hommes, un ragazzo su tre avrebbe assistito ad almeno un episodio di violenza di genere.

 

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I numeri 

I numeri riportati dall'Osservatorio sono davvero preoccupanti: il 46% dei ragazzi avrebbe assistito a
violenza psicologica, il 24% a violenza fisica, il 20% a violenza in rete, il 10% a episodi di violenza sessuale.

I contesti in cui avvengono tali episodi, sono i più disparati: a scuola, sui social, in famiglia o all'interno della coppia e nei contesti sportivi. 

 

 

La denuncia dei ragazzi 

Anche se queste forme di violenza si manifestano per lo più intorno ai 14 e ai 16 anni, molte ragazze hanno denunciato i primi episodi di violenza già a 8 anni. Le giovani più prese di mira appartengono a minoranze etniche o alla comunità Lgbtqia+.

 

Il Direttore Generale Terre des Hommes, Paolo Ferrara, afferma: «C'è uno scollamento sempre più grande tra mondo dei giovani e mondo adulto, che sembra essersi completamente dimenticato degli adolescenti. Ed è impressionante vedere come la scuola non sia più considerato un luogo sicuro». 

 

 

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