La maglia bianca presenta un collage (composizione di frammenti di torri come ritagli di riviste, cartoline, polaroid, master poster della campagna comunicativa del Milan) che ricorda gli organi interni. Il percorso è poi continuato nel pomeriggio nel centro di Milano dove dalle Terrazze del Duomo si poteva scoprire (con dei binocoli) “la maglia Home, appesa al 24esimo piano dell’adiacente torre Velasca, distante 500 metri. Il Presidente del Velasca, Wolfgang Natlacen, è anche un’artista visivo che vive e lavora tra Parigi e Milano, da qui il logico collegamento tra il club e l’arte.
“Dopo aver posato il primo mattone forato nel 2015, attraversato le vicissitudini tra i brand, affrontato la concorrenza cinese e digerito le nostre prime esperienze in F.I.G.C., il Velasca può finalmente concretizzare la sua costruzione. Il club è nato soltanto 4 anni fa, oggi sa camminare, sorpassare le barriere e abbattere i muri”. Ha commentato durante la presentazione il Presidente del Velasca, Wolfgang Natlacen. La maglia del Velasca è inoltre composta da un bollino per le numerazioni che riprende in ologramma la piantina della Torre Velasca vista dall’alto, e di un velcro nero a forma di torre. La toppa del club si trasferisce sul dorso della maglia dove spunta un nuovo font, a cura di Francesco Fioretto. Infine, anche il kit risulta ancora più particolare, perché tutte le maglie sono accompagnate da una bustina con dentro tre “Velaschine” da applicare sul velcro. Su ogni bustina sono state riportate le percezioni e interpretazioni dei giocatori velaschiani che hanno risposto alla domanda: “Cosa rappresenta per te la Torre Velasca?”.
Il Tour è terminato presso la Torre Velasca, con un momento di festa condiviso tra i tifosi e alcuni giocatori del Velasca.
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