Zelia Guzzo, l'insegnante morta a 37 anni a undici giorni dalla somministrazione del vaccino AstraZeneca anti Covid, non è deceduta per colpa del vaccino. La Procura di Gela (Caltanissetta) ha infatti chiesto al gip l'archiviazione del procedimento a carico di ignoti per omicidio colposo: l'inchiesta era stata aperta dopo la morte della giovane prof, a cui l'1 marzo scorso era stato somministrato il vaccino Astrazeneca e che undici giorni dopo era finita in ospedale.
Leggi anche > Conduttrice Bbc muore dopo il vaccino AstraZeneca: «Emorragie e coaguli di sangue»
Ricoverata in gravissime condizioni nel reparto di Rianimazione dell'ospedale Sant'Elia di Caltanissetta, dove i medici per strapparla alla morte l'avevano sottoposta a un delicato intervento chirurgico. La 37enne, però, non riuscì a salvarsi. La Procura aveva aperto un fascicolo e sequestrato le cartelle cliniche e la documentazione inerente il vaccino. Adesso la richiesta di archiviazione, «non essendo emerse - spiega il procuratore Fernando Asaro - correlazioni di rilievo penale tra la somministrazione del vaccino e il decesso imputabili a medici o sanitari che hanno avuto in cura la paziente». Gli esiti della consulenza medico-legale sono stati inviati, per conoscenza, all'Istituto superiore di sanità e all'Agenzia italiana del farmaco.
Leggi l'articolo completo suLeggo.it