A Castello Molina di Fiemme, in Trentino, c'è incredulità. I vicini sono attoniti per la tragedia che si è consumata nel pomeriggio: Mauro Moser ha ucciso la moglie Viviana Micheluzzi e poi si è tolto la vita. «È un dramma tremendo», dice il sindaco Marco Larger. Moser era conosciuto in paese: oltre ad essere agricoltore era anche il figlio di un ex sindaco del piccolo borgo della valle di Fiemme. Anche la moglie, Viviana Micheluzzi, 50 anni, era molto nota, non solo in valle, per il suo lavoro da apicoltrice con la sua impresa «I dolci sapori del bosco».
Da quanto ricostruito dagli investigatori, Mauro Moser, 56 anni, le ha sparato con una pistola che - secondo quanto emerso - l'uomo si sarebbe procurato in mattinata e che poi ha rivolto contro di sé. Sul posto sarebbe inoltre stata sequestrata anche una carabina.
Viviana Micheluzzi era conosciuta perché molte aziende alberghiere e bed e breakfast locali si rifornivano da lei, che era nota anche per aver creato un centro di fecondazione strumentale di api regine proprio in località Brozin. Una decina di anni fa, con l'aiuto dell'Istituto agrario di San Michele all'Adige ed il sostegno delle Foreste demaniali di Paneveggio che le avevano concesso 6.000 ettari di territorio, aveva realizzato il progetto «Ape trentina» , la creazione di un ecotipo resistente , selezionato, in grado di dare ottimi risultati, sia per quanto riguarda la qualità che la quantità di miele. Nel suo laboratorio Viviana Micheluzzi aveva migliaia di api regine inseminate strumentalmente, frutto di oltre 15 anni di selezione genetica conservativa dell'ape autoctona. L'assessora provinciale Stefania Segnana ha espresso «profondo dolore» per quanto accaduto «e un pensiero di affetto per i figli rimasti soli dopo il dramma odierno e di solidarietà all'intera comunità. Comunità che auspico sappia stringersi attorno ai ragazzi per dare loro la forza di superare questa terribile prova»
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