LEGGI ANCHE > Roma, gatto randagio torturato: gli bloccano la testa dentro a una bottiglia
«Si tratta - continua di fatti gravissimi che, come riconosciuto dal giudice del Tribunale di Lucca, denotano mancanza di senso di umanità e un disprezzo per la vita animale, vera e propria crudeltà senza scrupoli, mancanza di sensibilità verso la vita altrui, con l’aggravante di aver abusato della coabitazione e dell’ospitalità della convivente, di cui aveva approfittato, e che avevano costituito l’occasione per far male agli animali».
I fatti risalgono al settembre del 2015 quando, al rientro dal lavoro, la donna trovò i suoi gatti di undici anni, Grigiolino e Nera, morti sotto i mobili della cucina e la gatta di nome Nuvola, di quattordici anni, immobile sul suo tappetino con i tendini tagliati e visibili fuori dal manto peloso. Nuvola venne soccorsa, medicata e dimessa il giorno stesso. Le spoglie degli altri gatti furono, invece, inviate all'Izs di Pisa per la necroscopia che attestò come la morte di Grigiolino e Nera era riferibile a bastonate.
Pochi giorni dopo la terribile sorte toccata a Grigiolino e Nera, Nuvola subisce nuove angherie e sevizie: la signora, infatti, rientrando a casa trovò la gatta immobile nella lettiera. Le condizioni di Nuvola erano notevolmente peggiorate, non riusciva a reggersi sulle proprie zampe, i tendini erano nuovamente fuoriusciti e presentava ferite causate da un oggetto appuntito su una zampina. Condotta dal veterinario, venivano riscontrate molteplici ferite da taglio su tutti e quattro gli arti e sulla coda, alcune delle quali palesemente recenti. Le sue condizioni risultarono talmente gravi da richiedere l’eutanasia.
«Ci auguriamo che la morte di Grigiolino, Nera e Nuvola sia di stimolo al Governo e al Parlamento per l’ormai improcrastinabile inasprimento delle pene per chi maltratta e uccide animali, come richiesto da Lav con la campagna #chimaltrattapaga, reati le cui vittime talvolta non sono solo gli animali, ma anche le persone che vivono con loro, private degli affetti e costrette a subire scene di inenarrabile violenza e ferocia vedendo gli animali con cui hanno condiviso la vita familiare maltrattati e uccisi barbaramente», conclude Innocenti. Leggi l'articolo completo su
Leggo.it