Deborah uccide papà violento: «Tutti sapevano, nessuno è mai intervenuto»
Il 41enne ucciso ieri dopo l'ennesima violenta lite in casa, colpito dalla figlia 19enne ora ai domiciliari in casa di una zia, era un uomo rovinato dall'alcol. «Non lavorava, si allenava con Deborah fino a tre anni fa nella piccola palestra di pugilato sotto casa dove ci sono i sacchi e i ragazzini giocano saltando la corda. Ultimamente però non aveva nemmeno più la forza. Era gonfio di vino, andava sempre a bere al bar al centro commerciale, tornava a casa solo per pranzare e riusciva».
«Sentivamo litigare, certo, ma non ci mettevamo in mezzo - racconta ancora la vicina - Picchiava tutti, pure la madre cieca che viveva con loro. Ieri mattina Antonia e Deborah sono scappate in pigiama dopo che alle 5 del mattino è rientrato a casa e ha iniziato a dare pulci e calci. E stata mia figlia a portare Antonia dai carabinieri; Maria, la mamma di Lorenzo, non si è accorta di nulla. Era uscita dall'ospedale da due giorni, ormai vede solo ombre povera donna». Leggi l'articolo completo su
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