Dopo la pandemia Covid, il mondo rischia un'altra ondata: il cancro, come conseguenza del tempo sottratto a diagnosi e terapie negli ultimi due anni. L'allarme - già durante i mesi duri del Coronavirus - è stato lanciato da medici e specialisti, ma ora secondo una ricerca pubblicata su The Lancet Oncology, milioni di malati di tumore non curati in modo adeguato in Europa, rischiano la vita.
Milioni di vita a rischio
Nel rapporto viene sottolineato che durante il primo anno della pandemia, 1,5 milioni di malati non hannno ricevuto con regolarità la chemioterapia, lo screening periodico o non sono stati sottoposti a intervento chirurgico, mentre almeno un milione di casi non è stato diagnosticato in tempo o del tutto. Numeri enormi, che secondo gli scienziati si potrebbero tradurre in'epidemia di cancro nel prossimo decennio e vanificare i dieci anni di prevenzione che hanno portato ottimi risultati in termini di diagnosi precoce e vite salvate.
Guerra e Brexit pesano
«Siamo in una corsa contro il tempo per trovare questi tumori. Inoltre, abbiamo assistito a un effetto raggelante sulla ricerca sul cancro, con laboratori che hanno chiuso e studi clinici ritardati o cancellati durante la prima ondata pandemica», ha spiegato Mark Lawler della Queen's University di Belfast, autore principale della ricerca, su cui pesa anche le guerra in Ucraina che sottrare il contributo scientifico di due paesi importanti, a cui si aggiunge l'effetto Brexit, perché il Regno Unito è stato tagliato fuori dal programma europeo Horizon che finanzia la ricerca.
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