PORDENONE - L’incontro con una
escort si è trasformato nel giro di poche settimane in un raggiro da
50mila euro. La vittima è un
professionista pordenonese che, dopo aver presentato una denuncia-querela in Questura, ha deciso di uscire allo scoperto. È convinto di non essere l’unico cliente truffato dalla prostituta che esercita a Sacile. «La donna riceve molti imprenditori, sia trevigiani che pordenonesi - afferma - Se hanno avuto la mia stessa esperienza, rompano il muro della vergogna, come ho fatto io. Potremmo fare fronte comune e dar più forza a un fascicolo d’indagine per truffa già aperto dalla
Procura di Pordenone». Tutto nasce il 17 settembre 2016. Attraverso un sito internet l’uomo contatta la escort, una donna extracomunitaria che ha la residenza in provincia di Treviso ma esercita in un appartamento affittato a Sacile. Il professionista è in un momento particolarmente difficile della sua vita. «Quella sera lei si era dimostrata molto interessata ai miei problemi - racconta - Mi disse che aveva un debito rilevante con
l’Agenzia delle entrate, che era stata costretta ad andarsene da casa perchè il marito non l’aiutava e che doveva
prostituirsi per pagare il Fisco».
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