I difensori, che ricordano come la vicenda risalga allo scorso ottobre, fanno anche presente come il tribunale del riesame avesse subito consentito la restituzione degli strumenti informatici e del telefono cellulare inizialmente sequestrati all'indagato e respinto le richieste del pubblico ministero di far interrompere l'esercizio dell'attività all'insegnante. Oggi l'uomo non insegna più perché si è dimesso spontaneamente, «ma per ragioni familiari» dopo essersi sospeso all'apertura dell'indagine. Leggi l'articolo completo su
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