Un caso maturato proprio nel cuore della città, nel quadrilatero di via che da porta San Tomaso dà su Borgo Cavour. I titolari delle ricevitorie addirittura venivano a prenderla in auto quando non se la sentiva di muoversi a piedi. Alla faccia del cinismo. Di ludopatia, insomma, si può anche morire. Il fenomeno è più diffuso di quanto si possa pensare nelle case di riposo. «Per questo abbiamo decisamente alzato il livello di attenzione», conferma il direttore dell'Israa Giorgio Pavan. Leggi l'articolo completo su
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