Un ponte sanitario per unire Roma, Chieti-Pescara e Tirana in nome dei trapianti. Questa settimana nel salone del rettorato dell’Università di Tor Vergata (l’appuntamento è per mercoledì prossimo), verrà firmato un accordo interuniversitario internazionale con lo scopo di formare i chirurghi albanesi e poi passare a uno scambio di pazienti e donatori tra i due Paesi. In Albania per ora non è diffusa la cultura del trapianto d’organo e sporadicamente vengono effettuati solo interventi sui reni in strutture private a opera di chirurghi provenienti da altre nazioni.
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Trapianti d'organo: l'accordo tra Italia e Albania
«I trapianti di organo rappresentano il futuro per la cura di molte patologie - commenta il professor Giuseppe Tisone, direttore del Centro di Chirurgia Epatobiliare e Trapianti del Ptv -. La speranza è quella di trasmettere il più possibile le nostre conoscenze per aiutare un numero sempre maggiore di pazienti».
«L’intesa è solo il primo passo verso una più ampia collaborazione sanitaria - spiega la dottoressa Maria Teresa Lonardo, chirurga del Centro trapianti del Ptv - e vede impegnati tre atenei e i governi di due nazioni per giungere a un progetto sanitario molto ampio». Alla firma dell’intesa hanno annunciato la partecipazione la ministra albanese della salute Ogerta Manastirliu e il ministro italiano Orazio Schillaci, i rettori della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università statale di Tirana Arben Gjata e quello dell’Università albanese “Nostra Signora del Buon Consiglio” Leonardo Palombi, per l’Università Gabriele D’Annunzio di Chieti-Pescara Sergio Caputi e Liborio Stuppia (neo eletto) e infine il padrone di casa il rettore di Tor Vergata Nathan Levialdi Ghiron.
Il professor Tisone presiederà (il 25 giorno dopo la firma dell’accordo tra Italia e Albania) un congresso dedicato al trapianto di organo previsto all’ospedale Pertini di Roma. Alla manifestazione hanno aderito come relatori specialisti provenienti da tutto il Lazio e numerose associazioni di pazienti e familiari di trapiantati. Il Consiglio dei Ministri, il Consiglio regionale del Lazio, Ordine dei Medici e il Centro regionale trapianti Lazio, hanno concesso il patrocinio alla manifestazione.
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