Nelle forme più gravi può non solo essere causa di nascita prematura e di basso peso neonatale, ma anche di interessamento placentare e fetale, con metastasi che possono ledere gravemente la salute e compromettere la sopravvivenza del neonato.
Dopo l'accertamento della patologia, riscontrata l'impossibilità di utilizzare la chemioterapia a causa delle notevoli dimensioni del tumore, è stata attivata una stretta collaborazione tra il Cto e il Sant'Anna e in tempi rapidi si è proceduto a eseguire l'intervento chirurgico in collaborazione con gli oculisti dell'Oftalmico che ha permesso il recupero morfologico dell'orbita. La gravidanza è qui di stata portata a termine naturale con la nascita ieri sera del bimbo che in nessun momento ha mai subito le ripercussioni dell'intervento a cui è stata sottoposta la mamma. Ora entrambi stanno bene. Leggi l'articolo completo su
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