MACERATA - Che cosa ci faceva quella
telecamera nascosta dentro ad una presa d'aria collocata in un angolo della
stanza da letto dell'alloggio numero 12 del delizioso
bed & breakfast di
Mogliano dove una coppia di
turisti rumeni aveva deciso di trascorrere la notte, prima di rimettersi in macchina il mattino successivo e tornare a casa dopo le vacanze? La procura del Tribunale un'idea chiara se l'è fatta. Tanto è vero che ha disposto il rinvio a giudizio per interferenze illecite nella vita privata del
gestore dell'agriturismo accusato di aver tentato di procurarsi indebitamente immagini relative alla vita privata dei clienti che entravano nella
camera numero 12 in quanto, in quella camera, era installata una telecamera che puntava l'obiettivo dritto dritto sul
letto matrimoniale. Il gestore non sarebbe riuscito nell'intento, però, per cause indipendenti alla sua volontà.
IN AULA Il processo al titolare della struttura, un noto bed & breakfast di Mogliano in zona tranquilla, con intorno tanto verde, tanta campagna e situato a poche centinaia di metri dal casello autostradale, non ha dato una vera risposta a questi interrogativi. Ieri il procedimento si è infatti concluso con una a
ssoluzione per un difetto di forma nella querela presentata dalla coppia di turisti che, chiusa a chiave la porta del mini appartamento, fatta la doccia e buttatisi comodi sul lettone, dopo un po' ha notato qualche cosa di strano sul muro che stava sopra al letto matrimoniale. Strano mica tanto: dentro ad una presa d'aria c'era nascosta una telecamera, un occhio indiscreto puntato sulla loro intimità.
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