La grotta è tra le sorgenti più importanti del Massiccio del Grappa e l’ingresso si raggiunge percorrendo un sentiero tra la via Fontanazzi e la linea ferroviaria Trento-Bassano. E’ molto frequentata da sub provenienti da tutta l’Europa. E’ molto tecnica e impegnativa, tra le più belle della Valbrenta ed è stata esplorata in passato per una lunghezza di circa 1200 metri ed una profondità massima di 135 metri. Quando il terzetto già da un po’ si trovava all’esterno è stato raggiunto e allertato dall’amico di H.S. che, per cause in corso di accertamento, ha trovato la morte a circa 120 metri dall’ingresso della grotta ad una profondità di 18 metri.
E’ stato dato subito l’allarme e sono immediatamente scattate le operazioni di soccorso. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Solagna, i vigili del fuoco di Vicenza, in attesa dei sommozzatori di Venezia per il recupero dello speleosub che, data la configurazione della grotta, con stretti e pericolosi passaggi, si presenta difficoltoso.
Nella stessa Grotta dei Fontanazzi, lo scorso 7 gennaio, ha trovato la morte un altro sub polacco Krzjsztof Grzegorz Betiuk, di 29 anni. Questo è il secondo decesso verificatosi nella Grotta dei Fontanazzi. In precedenza in Valbrenta erano già deceduti 8 sub nel laghetto di Ponte Subiolo e l’ultima tragedia si era verificata nelle Grotte di Oliero nel 2013, quando a perdere la vita fu una speleosub di 45 anni.
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