Daniele Potenzoni, Chi l'ha Visto?: «Assolto l'infermiere che lo perse in metropolitana»
«Non mi sono mai fidata di lui. Dopo avermi conosciuto su internet mi ha chiesto diversi incontri in stazione. Io gli dicevo di lasciarmi in pace, ma lui continuava», spiega la ragazza. Dopo le insistenze e i rifiuti, riesce a vederla presentandosi a casa di amici comuni. «Ero in compagnia di un'amica e un nostro amico è arrivato con Domenico. Ci siamo allontanati in quattro e siamo andati al bosco di Gerenzano. Mi ha detto di andare con lui e ha tirato fuori un coltello obbligandomi a soddisfarlo. Allora mi ha sbattuto con forza contro un albero e ha fatto quello che voleva. Intanto, mi minacciava dicendomi che se avessi parlato mi avrebbe uccisa e bruciata. Io urlavo, i miei amici mi hanno sentito sicuramente, ma non sono venuti ad aiutarmi».
«Tornata da loro ho dovuto far finta di niente, ma la mattina seguente mi sono accorta di avere un'infezione alle parti intime. Lui era molto sporco. La mia amica aveva sentito le urla, ma l'amico di Domenico le aveva detto che non andava tutto bene». La ragazza ha cambiato vita e città, ma recentemente lui l'ha ricontattata su Instagram. Quando è venuta a conoscenza dello stupro di Saronno ha chiamato la redazione di Chi l'ha Visto?.
Zamattio è stato indentificato grazie ai filmati delle telecamere di sorveglianza e al Dna lasciato sulla maniglia anti panico dell'edificio in cui è avvenuto lo stupro. Ha dei precedenti per lesioni gravi ai danni di bengalesi. Sembra che facesse parte di una baby gang quando era ancora minorenne.
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