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«Aiuto, ho ingerito qualcosa, fate presto», ha detto ai Carabinieri. Per mesi aveva riflettuto sulla possibilità di farla finita. Soffriva di depressione e si era affidato alle cure di uno psichiatra. Poi la scelta estrema, seguita dal pentimento. Purtroppo l'intervento dei soccorsi non è riuscito ad evitare la tragedia.
All'ingresso dei paramedici il ragazzo era già morto. Il caso - si legge sul Messaggero - è finito in Procura. A indagare è la pm Giulia Guccione, che procede per istigazione al suicidio. Domani verrà disposta l'autopsia.
Si indaga sulla provenienza del veleno e su come sia stato importato in Italia, sottobanco. La sostanza ordinata dal ragazzo era nitrato di sodio, probabilmente giunta nelle mani del giovane per posta.
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