Sparatoria a Pescara, la fidanzata del giovane ferito: «Nessun perdono. Non sente ancora le gambe»

Alice, 30 anni, è la fidanzata del 23enne Yelfry Rosado Guzman: "Le telecamere lo dimostrano, aveva una pistola e ha sparato gratuitamente"

«L'unico sollievo è che ora è fuori pericolo. Ma la prognosi resta riservata e non sente ancora le gambe». Parla così Alice, 30enne impiegata, fidanzata di Yelfry Rosado Guzman, il 23enne dipendente del ristobar di Pescara che domenica scorsa è stato ferito a colpi di pistola da Federico Pecorale.

 

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Il ragazzo resta in gravi condizioni per le ferite riportate. Tutto è avvenuto in pochi istanti, nel ristobar Casa Rustì, con l'aggressore, affetto da problemi psichici, che avrebbe sparato con una calibro 6.35 (illegalmente detenuta) perché, a suo dire, l'attesa per gli arrosticini era eccessiva. A far arrestare il 29enne è stato un tassista ed ex militare della Guardia di finanza, Vincenzo Femminilli, che aveva trasportato l'uomo, pronto a fuggire in Svizzera dove risiede con la madre, e aveva seguito le indicazioni delle forze dell'ordine per consentire l'intervento in un autogrill.

 

 

«Non perdoneremo quell'uomo, spero solo che saldi il conto con la giustizia e non esca subito. Non considero neanche la follia: aveva una pistola e ha sparato, che altro aggiungere? Per conoscere il decorso reale dovremo attendere 72 ore, non farò altro che pregare. Yelfry ci ha detto che ricorda tutto, ma non ho avuto il coraggio di chiedergli altro» - spiega Alice al Corriere della Sera - «Fortunatamente, c'erano le telecamere del locale che mostrano realmente com'è andata: Yelfry è stato vittima di un'aggressione. Lui è un bravissimo ragazzo, che pensa solo a lavorare: era stato campione regionale di boxe, ma ha smesso per dedicarsi esclusivamente al lavoro. Stiamo insieme da un anno e lo rivoglio presto accanto a me: mi manca tantissimo e questo, per fortuna questo sono riuscita a dirglielo».

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