Palermo, sparatoria allo Zen: morto un uomo di 53 anni. Il figlio è grave, la sorella: «Lo stanno operando»

«Mio fratello e vivoooooo lo stanno operando non è morto avete capito». Così la sorella di Giacomo Lupo, 19 anni appena compiuti, gravemente ferito in seguito a una sparatoria avvenuta nel quartiere zen di Palermo. Il papà Antonino Lupo, di 53 anni, è morto. Ora le speranze e le preghiere sono tutte per Giacomo. 




Ieri avevano festeggiato in famiglia il compleanno di Giacomo, che aveva compiuto 19 anni, un ragazzo dal fisico possente e con la passione per il pugilato. Il padre Antonino, 53 anni aveva una sfilza di precedenti penali per droga che riempivano gli schedari di polizia. 

 
Il papà di Giacomo è stato ucciso questa sera con colpi d'arma da fuoco in un agguato avvenuto nel rione Zen di Palermo, tristemente noto per il suo degrado sociale. Tra i casermoni rosa chiamati «padiglioni» con all'interno delle «corti» che nelle intenzioni del progettista, l'architetto Vittorio Gregotti, dovevano ricreare l'ambiente dei vicoli del centro storico, e che invece sono diventati il luogo ideale per lo spaccio degli stupefacenti.

L'imboscata è scattata in via Rocky Marciano, a poca distanza dall'abitazione delle vittime, in via Agesia di Siracusa. Subito dopo la sparatoria alcuni familiari, che hanno sentito i colpi di pistola e hanno intuito quanto stava accadendo, sono scesi in strada e hanno caricato su un'auto Antonino Lupo, che sembrava il più grave, mentre Giacomo è stato soccorso da un'ambulanza del 118. Una corsa che si è rivelata inutile per il padre e disperata per il figlio.  

Davanti all'astanteria dell'area di emergenza si è immediatamente radunata una folla composta da parenti e amici delle due vittime che hanno cominciato a urlare e a dare in escandescenze. Una scena che si ripete spesso in queste occasioni. Gli agenti di polizia, intervenuti sul posto, hanno dovuto faticare non poco per sedare gli animi e riuscire a riportare la situazione sotto controllo. 


«Mio fratello e vivoooooo lo stanno operando non è morto avete capito», nonostante in un primo momento era giunta la notizia della morte del ragazzo, sul proprio profilo Facebook la sorella ha riacceso le speranze di amici e parenti.  Leggi l'articolo completo su
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