Condanna definitiva per Antonio Di Sanzo, il 27enne che il 2 aprile 2021 a Montichiari, nel Bresciano, armò il nipote 12enne. Per lui, il tribunale di Brescia ha stabilito una condanna a 13 anni e sei mesi.
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SPARA A 12 ANNI: CONDANNATO A 13 ANNI LO ZIO CHE LO ARMÒ
Quel giorno il ragazzino sparò un colpo di pistola, ferendo il rivale in amore dello zio. L'uomo è stato condannato per tentato omicidio e ritenuto mandante dell'azione del minore. Tredici anni e sei mesi, rispetto ai dieci che aveva indicato il pm in aula.
Da qui la contestazione nei confronti dell'imputato del reato di tentato omicidio, come mandante della spedizione punitiva nonostante lui non abbia mai ammesso e il nipotino si sia avvalso della facoltà di non rispondere. «Con Antonio ci conosciamo da più di dieci anni e siamo amici, ma due settimane prima di quella sera mi ha chiesto di accompagnarlo in macchina sul fiume e mi ha mostrato una pistola per minacciarmi. Era convinto che mi vedessi con la sua fidanzata ma io non la conosco neppure» sono state le parole della vittima dal banco dei testimoni. «Non mi ero stupito del fatto che avesse una pistola perché in paese era conosciuto come un delinquente. Lo sentivo parlare con suo fratello di una rapina da far commettere al nipote e anche di soldi falsi» ha aggiunto. Riguardo alla sera dell'attentato, ha spiegato che «lui era sullo scooter e suo nipote sulla bicicletta. Ho sentito uno scatto metallico, mi sono girato e ho visto il ragazzino che caricava una pistola, me la puntava e mi sparava». «Ho provato a correre verso casa e mi hanno soccorso i vicini» è stato il drammatico racconto. La vittima aveva riconosciuto i suoi aggressori, ma alla base dell'inchiesta prima e del processo poi, c'erano anche altri indizi pesanti contro Antonio di Sanzo. Indizi come la presenza in casa di proiettili compatibili con quelli che hanno ferito la vittima, e il testo delle chat tra il ragazzino e la fidanzata alla quale il dodicenne aveva confidato di essere in procinto di fare una cosa che gli avrebbe cambiato la vita.
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