Segue le indicazioni nel diario del nonno, dopo 100 anni fa ritrovare 12 soldati della Prima Guerra Mondiale

Sopra il passo del Tonale erano ancora presenti i resti di dodici caduti dell'Esercito austro-ungarico.

Sepolti e "dimenticati" per oltre un secolo ma poi, grazie alla determinazione del nipote di un ufficiale della Prima Guerra Mondiale, sono stati recuperati i corpi scheletrizzati di dodici soldati

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La fossa comune

La fossa comune è stata scoperta sopra il Passo del Tonale, dall'Ufficio beni archeologici della Soprintendenza per i beni culturali della Provincia autonoma di Trento, in accordo con il Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti del Ministero della Difesa che ha la competenza esclusiva del recupero di resti umani appartenenti a soldati.

Il diario dell'ufficiale

L'indagine archeologica è nata da una segnalazione di Sergio Boem, nipote di Ubaldo Ingravalle, ufficiale del battaglione Valcamonica durante la Grande Guerra. Tutto è partito infatti dal diario dell'ufficiale, custodito dal nipote, che riportava l'informazione di una fossa comune contenente decine di soldati caduti nella Prima Guerra mondiale, durante l'Operazione Valanga (Unternehmen Lawine) del 13 giugno 1918. Solo la perseveranza di Boem, ha permesso di dimostrare che quell'informazione era vera e che in una delle buche di granata che si possono intravedere sopra il passo del Tonale erano ancora presenti i resti di dodici caduti dell'Esercito austro-ungarico.

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