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«Abbiamo ritenuto - spiega il procuratore capo, Marco Gallina - che il quadro probatorio fosse sufficiente per focalizzare le indagini in modo da rendere contro noti il fascicolo che era stato aperto contro ignoti. È un passo che intende focalizzare la vicenda storica, per continuare a lavorare. Siamo in una fase dell'inchiesta che coinvolge enormi profili scientifici, oltre che umani».
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La bambina era morta agli Spedali Civili di Brescia, trasferita d'urgenza dopo un ricovero a Trento, che per qualche giorno era coinciso con quelli per malaria di alcuni componenti di una famiglia del Burkina Faso, tornata dal paese d'origine. Leggi l'articolo completo su
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