È un liberi tutti. Lo stop di metrò e bus per quattro ore costringerà molte persone a tirar fuori la propria auto dal garage e ciò aumenterà il traffico e i livelli delle polveri sottili: il pm10, in tre centraline su tre, era già fuorilegge ieri (51 mg/mc al Verziere, 57 a Città studi, 49 in via Senato). Il meteo non promette nulla di buono, perché «l’alta pressione favorirà la concentrazione di agenti inquinanti», avvertono dall’osservatorio meteorologico Duomo. I blocchi del protocollo regionale potrebbero quindi scattare ancora settimana prossima. Un’emergenza senza fine che, quest’anno, è scattata in anticipo. In autunno, infatti, l’aria era più pulita, mentre in inverno, complici i termosifoni a tutto spiano, la situazione precipitava.
L’assessore alla Mobilità Marco Granelli rinnova l’invito a «limitare l’uso delle caldaie», mentre la lista Beppe Sala si scaglia contro lo sciopero: «Pensare di far circolare meno mezzi pubblici quando stiamo soffocando è un impensabile», si legge in una nota. Poi, l’appello ai lavoratori Atm «a non incrociare le braccia in massa, anche se per una causa comprensibile». Intanto, il Comune, che oggi non spegne gli occhi di Area C, cerca soluzioni strutturali: con uno stanziamento di oltre 400mila euro finanzia l’acquisto e l’installazione di filtri anti-particolato sugli autocarri diesel. Leggi l'articolo completo su
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