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Nel corso delle perquisizioni domiciliari sono state arrestate una decina di persone, ha detto ai media il presidente della polizia slovacca Tibor Gaspar. La pista principale delle indagini è la criminalità organizzata, ha anche spiegato. «Dello sviluppo dell'inchiesta informeremo nel corso della giornata», ha riferito all'agenzia Tasr, Martin Waldl, del presidio della polizia.
Kuciak, trovato ucciso nel suo appartamento insieme alla ragazza la settimana scorsa, aveva scritto su quattro famiglie calabresi, ritenute dell'orbita ndranghetista - Vadalà, Cinnante, Rodà e Catroppa - che nell'Est della Slovacchia svolgono attività imprenditoriali soprattutto nell'agricultura. Il reporter aveva inoltre rivelato i legami dell'imprenditore Antonino Vadalà con l'assistente del premier Robert Fico, Maria Troskova, e il segretario del consiglio di sicurezza, Vilian Jasan. Entrambi hanno fatto un passo indietro ieri, fino alla fine delle indagini.
"La Rai riprenda l'inchiesta di Kuciak" «La Rai riprenda l'inchiesta sulla 'ndrangheta che stava conducendo il giornalista slovacco Jan Kuciak - assassinato insieme alla sua fidanzata - e la porti a compimento, per svelare le trame a base di criminalità e affari sporchi. Chi ha ammazzato Kuciak lo ha fatto probabilmente per impedirgli di completare quel reportage». È quanto chiede in una nota l'Esecutivo Usigrai alla Rai, dopo l'omicidio del giornalista slovacco Jan Kuciak che stava lavorando su un'inchiesta sulla n'drangheta. «Per questo - prosegue la nota - il miglior modo per onorare la memoria del reporter è proprio quella di dimostrare che nessuno può fermare la verità e la libertà di stampa. Può essere questa l'occasione per istituire il Nucleo di giornalismo investigativo più volte promesso». «Intanto ai tg e al giornale radio chiediamo di pubblicare l'ultima inchiesta di Jan Kuciak: a chi uccide per silenziare la verità dobbiamo rispondere con le 1700 firme dei giornalisti Rai sotto quell'articolo».
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