Come si vede da queste fotografie, che risalgono al periodo di Ferragosto, sono decine i bagnanti che, passando dalla spiaggia sottostante la scogliera, ignorano i cartelli, superano la recinzione per salire sulla Scala ed immortalarsi in un selfie. Ma come ignorare l'avviso della Procura di Agrigento, che indica chiaramente "Accesso vietato. Area sottoposta a sequestro preventivo in urgenza ex art. 321 ccp", intervento che risale allo scorso febbraio quando i magistrati di Agrigento, dopo i numerosi crolli e dunque il pericolo per i bagnanti, hanno deciso d'imporre il divieto sequestrando l'area?
Oltre alla propria incolumità, i tanti bagnanti, turisti italiani e stranieri insieme ai locali, nel cartello posto decine di metri prima di salire sulla Scala dei Turchi, possono leggere chiaramente a cosa si va incontro oltrepassando la recinzione, trattandosi di un reato penale. Anche questo è scritto esplicitamente. "Art. 349 chiunque violi i sigilli...è punito con la reclusione da sei mesi a 3 anni e con la multa" fino a 1032 euro. Gli scatti parlano chiaro, ma sono in pochi a fermarsi davanti al cartello. Il comune di Realmonte ha cercato di correre ai ripari per preservare la scogliera bianca, ed infatti ogni mattina fino all'ora di pranzo due persone del servizio civico incaricate dal comune, munite di buona volontà e fischietto, impediscono a chiunque di salire. Ma finito il turno di controllo, la Scala dei Turchi viene presa d'assalto, alla ricerca del selfie perfetto, magari aspettando uno scenografico tramonto.
Dopo le scuse della Hunziker, la Scala dei Turchi è tornata nelle attenzioni delle forze dell'ordine, che nelle ultime due settimane hanno intensificato i controlli con blitz sulla spiaggia, denunciando decine di persone che camminavano o prendevano il sole sulla bianca scogliera.
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