Leggi anche > Indagato Don Alberto Bastoni: «Cocaina nascosta nella teca delle ostie»
L'indagine è nata da una segnalazione di un dirigente sanitario «responsabile delle farmacie ospedaliere dell'Asst Valle Olona. L'Azienda sanitaria, lo scorso mese di novembre, aveva rilevato una serie di ordinativi anomali partiti dalla farmacia ospedaliera di Saronno a firma della dirigente indagata». Per entrambi gli arrestati «il reato contestato è peculato in concorso. L'uomo dovrà rispondere anche di autoriciclaggio».
Leggi anche > Spallanzani: «75 ricoverati, 26 positivi. 6 con supporto respiratorio»
IL MEDICO: "MI SPIACE PER I PAZIENTI, PERO'..."Il materiale indebitamente sottratto, o con acquisti non necessari o distraendo quello presente in ospedale, secondo le indagini dei carabinieri e dei finanzieri veniva poi consegnato in scatoloni anonimi all'imprenditore di prodotti medicali, che li rivendeva «con regolare fattura» ad altri clienti tra cui anche ignari ospedali. Non era mai abbastanza, per via dell'emergenza, così il medico arrestato non esitava a sottrarlo: «Mi dispiace per i pazienti, però..», afferma nelle intercettazioni «ha chiamato l'Anna (un'addetta, ndR) ...ho detto: mi spiace non ne ho». Successivamente «consegnava all'imprenditore arrestato con lei, le 5» batterie per laringoscopi «che aveva di scorta». Lo si legge nell'ordinanza firmata dal gip, Luisa Bovitutti.
Il medico, dirigente dell'ospedale nelle telefonate intercorse con il presunto complice, con cui secondo le indagini ha una relazione, chiede insistentemente di far pagare le pile per laringoscopi sottratte «250 euro l'una» vista la carenza. «Sì, sì dai - dice - una bella mangiata un bel regalo, ci compriamo la borsa di Prada». Tanto che il gip di Busto Arsizio (Varese) che ha coordinato l'inchiesta non esita a definire i due «avidi e dotati di sconcertante cinismo». Leggi l'articolo completo su
Leggo.it