Nel corso delle indagini dirette e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, i militari dell’Arma hanno documentato che la gestione delle piazze di spaccio di cocaina, crack, marijuana e hashish era stata motivo di scontro con altre organizzazioni criminali e dato luogo a numerose azioni violente, tra le quali l’esplosione, ad aprile 2016, di una autobomba posizionata nei pressi dell’abitazione della reggente del clan. Leggi l'articolo completo su
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