È morto Salvatore Giuffrida, direttore generale dell'ospedale Policlinico San Martino di Genova. Stroncato nella notte da un malore improvviso, aveva 59 anni. È stato portato d'urgenza nel Pronto Soccorso dell'ospedale di cui era alla guida, ma i sanitari non sono riusciti a salvarlo.
Chi era Salvatore Giuffrida
Giuffrida era direttore generale dell'ospedale Policlinico San Martino di Genova da poco più di due anni. Aveva gestito la pandemia e la ripresa delle normali attività ospedaliere. Prima di arrivare al vertice del Policlinico era stato nominato prima alla direzione amministrativa dell'ospedale San Martino. Prima ancora era stato direttore amministrativo in Asl2, a Savona e, precedentemente, dirigente nel settore sanitario di Liguria Digitale.
«La Direzione Sanitaria dell’Ospedale Policlinico San Martino informa, con profondo dolore, che è mancato all’affetto dei suoi cari a causa di un improvviso malore il Direttore Generale Salvatore Giuffrida. Tutta la Direzione e i dipendenti del Policlinico si stringono attorno ai suoi familiari e insieme piangono la perdita del Loro Dg», si legge nella nota pubblicata dalla struttura il 17 gennaio.
Il cordoglio di Toti
In ospedale sono accorsi il presidente della Regione, Giovanni Toti, e l'assessore regionale alla Sanità, Angelo Gratarola. «Oggi è un giorno triste - scrive il presidente Toti -. La sanità ligure perde uno dei suoi pilastri e una delle sue migliori guide mentre tutti noi perdiamo una persona speciale, sempre disponibile e allegra, con una immensa dedizione verso l'ospedale che dirigeva. La morte improvvisa di Salvatore Giuffrida ci lascia sgomenti e addolorati. Alla sua famiglia vanno le nostre più sentite condoglianze. Ci stringiamo intorno a tutta la comunità dell'ospedale San Martino - prosegue Toti - che Salvatore Giuffrida in questi anni di direzione ha guidato al meglio, con vento a favore e con vento contro, da vero velista quale era. A lui va la nostra più profonda gratitudine per quanto ha fatto per tutti noi. Ciao Salvatore, non ti dimenticheremo».
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