Ucciso e incaprettato, il movente è economico: gli investigatori danno la caccia a un uomo che ha fatto perdere le tracce

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Svolta nelle indagini per l’omicidio di Gala Emad Mohammed Abou Elmaatu, l’egiziano di 48 anni trovato incaprettato in un’intercapedine in via Giorgio Morandi 150, a Tor Sapienza. 


Lo straniero, secondo i rilievi degli esperti che indagano, potrebbe essere stato ucciso altrove e il cadavere nascosto successivamente nel muro accanto alla sua abitazione. 
L’uomo era scomparso da casa il 12 dicembre scorso e l’ultimo ad averlo visto vivo era stato il suo datore di lavoro, che gestisce un’autodemolizioni in viale Palmiro Togliatti.
I carabinieri della compagnia di Montesacro stanno seguendo una pista che porta a un connazionale della vittima, di cui si sono perse le tracce. Non si esclude che il movente del delitto sia legato a vicende economiche, ma le indagini stanno battendo anche altre piste. A pochi metri da dove è stata fatta la macabra scoperta del cadavere di Gala Emad, nel 2013 venne assassinato (con un proiettile alla testa) Claudio D’Andria un impiegato in pensione dell’ex Municipio 5. A distanza di otto anni, il delitto D’Andria è ancora senza colpevole. Non solo. Un anno dopo, sempre in via Giorgio Morandi, scoppiò la sommossa in un centro d’accoglienza per minori stranieri. Leggi l'articolo completo su
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