La rivoluzione è già stata messa nero su bianco e verrà calendarizzata nel Consiglio dei ministri che dovrebbe tenersi il prossimo 2 ottobre. Funziona già così per i medici: grazie all’emergenza Covid, infatti, i neo-laureati nella materia cara ad Ippocrate vengono immediatamente messi al lavoro. «È stata fatta una revisione dell’ordinamento didattico del corso di laurea per i futuri camici bianchi, all’interno del quale era stato già incluso un tirocinio “professionalizzante”», ha affermato ancora il ministro Manfredi.
Già ma ora tocca alle altre professioni, con un Disegno di legge ad hoc. «Sulla base degli ottimi risultati di questa prima misura, ho ritenuto che fosse ormai maturo un più ambizioso intervento di semplificazione del “sistema delle lauree”». Le professioni della cosiddetta “area sanitaria” saranno le prime: quindi i nuovi odontoiatri, veterinari ma anche psicologi saranno sul mercato professionale subito dopo la laurea. E lo stesso iter burocratico “veloce” riguarderà le cosiddette lauree professionalizzanti che oggi si concretizzano dopo un percorso universitario triennale.
Come? Con una novità assoluta: «L’esame conclusivo del corso di studi costituisce una sede più che valida per espletare anche l’esame di Stato per l’accesso all’esercizio professionale, nel pieno rispetto dell’articolo 33, quinto comma, della Carta costituzionale», spiega il ministro.
In pratica, esame di laurea ed esame di Stato si svolgeranno contemporaneamente, «neutralizzando il lasso temporale finora intercorrente tra il conseguimento della laurea e la partecipazione alla prima sessione utile per l’esame di Stato». La disciplina verrà applicata, ad esempio, anche ai neo-ingegneri ma non agli avvocati e a quelle professioni che non ricadono direttamente sotto la giurisdizione del ministero dell’Università. Sarà indispensabile quindi stringere accordi con i singoli Ordini professionali per stabilire in che modo il percorso tirocinante si farà durante gli anni di studio in vista della laurea. Ma il DDL aprirà la strada, le lauree saranno presto tutte “abilitanti”.
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