Flaminia, un ingorgo lungo un mese: la carreggiata in entrata per Roma si restringe, caos annunciato

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Sarà un mese di fuoco per via Flaminia e per tutti i pendolari che scelgono l’omportante arteria per venire a Roma. Ieri infatti sono iniziati i lavori del cantiere che andrà avanti fino al 31 ottobre e che comporterà mezzo chilometro di restringimento della carreggiata: abbastanza per mandare in tilt una strada statale come la via Flaminia, già molto trafficata. Da ieri, quindi, è partito il cantiere che va dal chilometro 11,700 al km 11,200 in direzione Roma Centro. I lavori interessano la carreggiata a ridosso delle rampe per il Grande raccordo anulare: vale a dire che potrebbero verificarsi anche pesanti ripercussioni sulla viabilità del Gra. Le conseguenze potrebbero allora congestionare l’intera area: ieri il traffico ha coinvolto anche Labaro e Grottarossa. Per limitare i disagi, infatti, l’Anas ha predisposto l’incremento del personale operativo su strada nelle fasce orarie generalmente soggette ad alti volumi di traffico. 


Occhi puntati soprattutto dalle 6.30 alle 9 del mattino e poi al traffico del pomeriggio. 
Ma sarà difficile evitare i problemi per gli automobilisti e le proteste già non mancano: c’è chi avrebbe preferito che i lavori si fossero svolti ad agosto (evitando i disagi nella ripartenza per chi deve spostarsi per lavoro e non prende i mezzi pubblici) e chi chiede che si facciano soltanto di notte. Come è stato fatto, in primavera, per la Pontina e per l’asfalto di una parte di viale Cristoforo Colombo. Per la Flaminia però non è stato possibile, come ha risposto l’Anas anche al presidente del municipio XV, Stefano Simonelli, che aveva avanzato la proposta durante i colloqui per l’avvio del cantiere. La complessità e l’urgenza dei lavori non lo consente: il restringimento della carreggiata sarebbe necessario, infatti, per mettere in sicurezza la stabilità dei versanti rocciosi. Le pareti rocciose in prossimità del restringimento di carreggiata sono potenzialmente pericolanti.

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